Le briciole di pane per tornare a casa

 

Dal momento che sto cominciando a prenderci gusto nel mettermi in prima linea, ancora una volta, partiamo da me.

Sai, se leggi appena sotto la foto, nel mio profilo sui social, troverai scritto “fotografa” e va benissimo, perché così si capisce cosa stiamo facendo, in un linguaggio universalmente comprensibile.

Volendo però descrivere, con molta più precisione, la pappa buona che mi interessa servire in tavola, lì in realtà dovrebbe esserci scritto: “ facilitatrice di espressione”. 

Perché? 

Beh, se mi segui lo sai il perchè e se non mi segui, molto male! Dovresti cominciare a farlo. 🙂

Comunque sia, ecco qua un riassunto delle questioni più importanti.

Perché dovrebbe interessarmi aiutare le persone ad esprimersi?

Perchè mi fa battere il cuore. Punto. Questo è il motivo per cui si fanno le cose.

Vediamo un po’, c’è qualcosa che fa battere il cuore anche a te? Sì? Bene, allora dacci dentro! Con ogni mezzo e ogni granello della tua energia.

Questo è esprimersi e io sono qui per incoraggiarti a fare il salto. 

L’entusiasmo, my dear, serve a dirti che vai sul sicuro, non c’è bisogno di farsi domande. È il sistema con cui il tuo corpo ti comunica che sei sulla strada giusta ed è un sistema molto preciso, non sbaglia mai. 

Il grande segreto della felicità (dico io!) sta nell’ imparare a mettere la mente a cuccia, per seguire il proprio entusiasmo con ossessione, come un cane da tartufo che ha individuato la pista olfattiva e adesso non la molla manco a morire! 

Tutto ciò che non ti fa battere il cuore, invece, andrebbe ridotto al minimo: la tua preziosa energia è chiaramente destinata altrove.

Premesso ciò, ho quindi intenzione, per quanto mi sia possibile, di puntare un bel faro verso i desideri delle persone, perchè i desideri sono come le briciole di pane da seguire, per tornare a casa.

Vorrei sussurrarvi: “guardatevi dentro, ascoltate l’istinto”. Lì c’è la risposta a tutto.

Hai presente se qualcuno lo fa per davvero? Anche solo una persona in più, che comincia a cercare soluzioni dentro, anziché fuori, fa una bella differenza!

Perchè dovrei lasciarmi sfuggire un’occasione del genere?

Basta guardare fuori! Dare la colpa fuori, preoccuparsi del fuori, con la testa.

È iniziata l’era del prendersi la responsabilità. È ora di accettare che siamo noi a creare tutto ciò che vediamo fuori. 

TUTTO.

Se non ci piace fuori è solo perchè non ci piace dentro. È solo e sempre lì che dobbiamo lavorare.

Perciò sì, sono anch’io del partito che, evidenziatore alla mano, colora in tono fluorescente la scritta: “CONOSCITI”. 

Guardati dentro e osserva, impara a zittire la mente (che tanto mente solo) per riuscire ad ascoltare il tuo intuito, laddove si trova la vera saggezza. 

Dedicati del tempo, scopri chi sei, cosa vuoi, cosa ti fa battere il cuore. Questo è il primo passo indispensabile.

Il secondo è accettare e integrare ogni parte di sé, anche quelle che sembrano scomode. Se sono lì un motivo c’è. Non sono inutili, (nulla di te è inutile!) non sono sbagliate (nulla di te è sbagliato!) Necessitano probabilmente solo di essere viste, accettate e poi sviluppate. 

Se, però, al momento ti viene ancora difficile mettere a fuoco chi sei, se raramente riesci a vederti, ti dirò volentieri che ehi, ti capisco alla grande! C’è stato un tempo in cui facevo una fatica pazzesca anch’io.

Non è vero che la gente non vuole esprimersi, (me inclusa), ma figuriamoci! E solo che esprimersi è un sottoprodotto di quanto pensiamo di valere. Qui sta la fregatura.

Se non riconosco il mio valore come persona, come faccio ad immaginare che ciò che ho da offrire possa avere un’ utilità immensa per gli altri? Giusto? Non si può.

Orbene, credo che a questo punto tu possa intuire dove sto andando a parare. 

Tornando alla domanda, perché dovrebbe interessarmi aiutare qualcuno su questo fronte, beh ovviamente, son sempre le nostre esperienze di vita, quelle che ci motivano a muoverci in una direzione piuttosto che in un’altra.

Da me troverai la direzione testarda e unilaterale di focalizzarmi sul tema dell’espressione, perché vengo da un passato in cui piuttosto che esprimermi, avrei preferito sotterrarmi viva.

Essere me stessa non era un’opzione, neanche lontanamente. Mostrare al mondo ME, mi faceva paura tanto quanto buttarmi da un grattacielo senza paracadute. 

Dieci anni di terapia e due figli più tardi ed eccomi qui a raccontarlo. Eccomi qui finalmente ad esprimermi! 

Intuirai quindi, come capisco molto bene qualsiasi sfumatura dell’eventuale difficoltà di portare se stessi là fuori. Soprattutto all’inizio, ci vuole molto coraggio. Sono con te. 

Oltre che, capisco molto bene quel desiderio, figlio del sapere che ci può essere per te molto di più di così. Conosco quella sana sete di espansione che, anche se siamo già molto avvezzi ad esprimerci, comunque non ci lascia dormire, indicandoci che è tempo di andare al livello successivo. 

Essere se stessi è effettivamente un’arte che va a braccetto con la propria autostima e con l’immagine di noi che abbiamo coltivato dentro, negli anni.

Sono qui per favorire la tua espressione e l’espansione verso tutto ciò che credi possibile per te, da qualsiasi punto tu stia partendo.

  • se senti che è tempo di celebrare la persona che sei oggi, accogliendo ogni tua sfaccettatura;
  • se ti piacerebbe fare amicizia con la persona che stai costruendo e che sarai domani;
  • se seguendo le briciole di pane dei tuoi desideri sei arrivata fin qui, da me: eccomi, ti stavo aspettando!

Ma soprattutto, ti stavi aspettando tu. 😉